Per un pensiero migrante
DOI:
https://doi.org/10.24452/sjer.29.3.4578Parole chiave:
Intercultura, cittadinanza, migratio, migrazione, pensiero migrante, viaggioAbstract
Questo articolo aspira a superare una concezione riduttiva dell’interculturalità in quanto semplice strumento della gestione dell’immigrazione così come è spesso teorizzata e soprattutto praticata. Invece di contestare il legame tra migrazione e intercultura, l’articolo cerca di rinforzarlo dialetticamente, proponendo un pensiero migrante che consiste in una presa di coscienza della pan-migratio: ossia del fatto che viviamo in un mondo di viaggio perpetuo, che non riguarda unicamente le persone ma anche le merci, le idee, i pensieri e le rappresentazioni. Così la migratio non si limita alle migrazioni economiche. Considerare seriamente questa dimensione costitutiva della nostra cultura significa considerare seriamente i differenti livelli di intercultura che noi viviamo: la costanza dialogica intrasvizzera tra le culture e le lingue differenti, la questione della riconciliazione intraeuropea e soprattutto l’interculturazione del mondo.
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