Parlando, oralità e media. Riflessioni da una prospettiva linguistica
DOI:
https://doi.org/10.24452/sjer.33.2.4855Parole chiave:
Parlando, oralità, stili di scrittura, nuovi media, SMSAbstract
Questo articolo muove da una discussione e distinzione dei termini konzeptionell mündlich (‘concettualmente orale’), medial mündlich (‘orale mediale’), e gesprochensprachlich (‘linguaggio parlato’), che vengono spesso riuniti sotto l’etichetta del cosiddetto stile parlando a indicare un nuovo stile di scrittura orientato al parlato (cf. Sieber, 1998).
Viene poi posta la domanda centrale: se sia corretto caratterizzare come oralità scritta la comunicazione testuale privata attraverso i nuovi media (ad es., email, SMS, chat), e dunque considerarla vicina al linguaggio parlato. L’analisi porta su testi di messaggi SMS e chat.
L’articolo mostra come questi testi di scrittura privata mostrino molti tratti tipici dell’oralità, che in linguistica vengono fatti risalire all’etichetta konzeptionell mündlich; allo stesso tempo però, viene mostrato che questi stessi testi non possono essere considerati uguali a ciò che Peter Sieber chiama stile parlando nella sua analisi dei lavori di maturità. I due livelli vanno ben distinti, e il termine oralità nei nuovi media può essere solo usato quando ci si riferisce a reali pratiche orali (ad es., telefonate via internet o via Skype). In tutti gli altri casi, e questa è la conclusione dell’articolo, è più corretto parlare di oralità concettuale, ma non di oralità nè di parlando.
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