La percezione delle opere d’arte: quali riferimenti per la didattica ?

Autori

  • Isabelle Mili
  • René Rickenmann

DOI:

https://doi.org/10.24452/sjer.27.3.4713

Abstract

Oggigiorno, l’insegnamento artistico e musicale vede nascere nuove pratiche di mediazione culturale, sovente esterne all’istituzione scolastica. Musei, opere, orchestre … si sono dotati di programmi pedagogici destinati ad un pubblico giovane e mettono in discussione con tutta evidenza le pratiche scolastiche in ambito artistico in ordine alla problematica generale della «percezione dell’oggetto culturale» e del suo ruolo nello sviluppo del bambino. La presentazione degli studi in questo campo permette di situare la nascita di ricerche e di pratiche relative ad una «didattica della percezione delle opere» rispetto alle principali concezioni dell’insegnamento artistico, alla maniera in cui le opere e le pratiche artistiche sono diventate oggetto di studio delle scienze umane, allo sviluppo, nelle scienze dell’educazione, di nuove concezioni riguardo al ruolo degli artefatti culturali e delle pratiche sociali nei processi di apprendimento e di sviluppo, così come all’emergere delle didattiche disciplinari che accompagnano l’evoluzione istituzionale della formazione degli insegnanti. Concludiamo questo testo proponendo alcuni temi di discussione posti dalla prospettiva didattica sulla questione della competenza culturale come obiettivo di ricerca e di formazione.

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Pubblicato

2018-08-08

Come citare

Mili, I. and Rickenmann, R. (2018) “La percezione delle opere d’arte: quali riferimenti per la didattica ?”, Rivista svizzera di scienze dell’educazione, 27(3), pp. 431–452. doi:10.24452/sjer.27.3.4713.