Underachievement. Uno sguardo nella black-box di un fenomeno irritante
DOI:
https://doi.org/10.24452/sjer.28.3.4737Abstract
Questo articolo presenta i risultati di uno studio che si interroga circa i risultati insoddisfacenti di allievi particolarmente dotati. Due studi longitudinali hanno fornito i dati relativi a due gruppi di allievi dotati sopra la media con riferimento alle loro caratteristiche socio-strutturali, l’attitutdine in classe e il piano di carriera. Dei due gruppi, uno era definito in base ad un QI ≥90 e prestazioni scolastiche in matematica e tedesco corrispondenti ad un rango ≥50 e l’altro con un QI ≥90 e prestazioni scolastiche in matematica e tedesco corrispondenti ad un rango ≥75. I risultati mostrano delle chiare differenze tra i due gruppi. Il primo gruppo dei «sottoperformanti» è formati di giovani maschi provenienti da famiglie di classe media, meno motivati e con problemi di auroregolazione. Inoltre marinano più sovente la scuola e evidenziano maggiori difficoltà nei rapporti con i docenti. Si tratta di risultati che richiamano alla necessità di considerare gli allievi con prestazioni insoddisfacenti rispetto al loro potenziale non solo da un punto di vista individuale ma anche istituzionale.
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