Dalla retorica della qualità ai criteri di legittimità. Il caso della scuola primaria ginevrina, 2005-2015

Autori

  • Olivier Maulini
  • Andreea Capitanescu Benetti
  • Julien Clénin
  • Danièle Périsset
  • Olivier Perrenoud
  • Laetitia Progin
  • Roberta Smania Marques
  • Carole Veuthey

DOI:

https://doi.org/10.24452/sjer.38.3.4991

Abstract

Tra il 2005 e il 2015 la scuola primaria ginevrina ha attraversato un periodo di innovazioni strutturali, periodo presentato come una «riorganizzazione» volta a «migliorare la qualità dell’insegnamento»: direzioni di istituto, progetti di istituto, consigli di istituto, reti di insegnamento prioritario. L’analisi dei testi ufficiali e il loro confronto con l’evoluzione osservabile di tali cambiamenti fa emergere quattro criteri effettivi di legittimazione dell’azione pubblica in materia di educazione: il fatto di assicurare la pace sociale, di soddisfare gli insegnanti, di convincere politicamente, di trascendere le discussioni. Questi risultati mostrano che le virtù simboliche di ciascuna misura sono sottoposte al vaglio di una razionalità politica che sembra non solo dover dare soddisfazione a degli interessi di settore, ma altresì venire a patti con le loro aspettative contradditorie.

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Pubblicato

2018-09-19

Come citare

“Dalla retorica della qualità ai criteri di legittimità. Il caso della scuola primaria ginevrina, 2005-2015” (2018) Rivista svizzera di scienze dell’educazione, 38(3), pp. 513–528. doi:10.24452/sjer.38.3.4991.