Sviluppo della capacità di lettura: misure – misurazioni – effetti
DOI:
https://doi.org/10.24452/sjer.28.3.4734Abstract
In seguito ai risultati degli studi PISA 2000 E PISA 2003 lo studio d’intervento Promuovere le competenze di lettura e di scrittura si interroga sull’efficacia delle misure scolastiche nel promuovere le prestazioni di lettura dei bambini e dei giovani, basandosi nel farlo su un modello completo (e non orientato esclusivamente alla funzionalità) della competenza di lettura. Nel concreto, in 61 classi scolastiche (3./4. e 7./8. anno scolastico, circa 1’100 allievi) hanno trovato applicazione due differenti metodi di insegnamento: da un lato la promozione nell’ambito di una struttura aperta che supporta la lettura individuale e guidata dagli interessi, dall’altro un programma di esercitazione sistematica e condotto entro margini ristretti. Ai fini della misurazione dei progressi compiuti nella lettura si utilizza un insieme di strumenti: per mezzo di questionari vengono rilevati gli atteggiamenti e il comportamento letterario nel tempo libero, le prestazioni letterarie vengono misurate per mezzo di diversi strumenti di test (Stolperwörtertest (test delle «parole d’inciampo»), ELFE nonché il test – appositamente sviluppato a questo scopo – per la determinazione della prestazione di lettura empatica TELL), in modo da poter presentare risultati differenziati relativi all’efficacia dei diversi metodi di promozione con riferimento a diversi campioni statistici e ambiti parziali della competenza di lettura e da poter fare affermazioni in merito agli effetti di tali metodi. Nel momento t1 – dopo il primo intervento, rispettivamente dopo la promozione della lettura guidata dagli interessi all’interno della struttura didattica aperta – è possibile osservare un incremento più marcato dell’attività di lettura e in particolare della lettura durante il tempo libero rispetto all’insegnamento tradizionale; al contrario, le competenze di base sono state sviluppate meglio nell’ambito dell’insegnamento tradizionale. Emergono inoltre effetti differenziati presso i bambini e i giovani. I motivi per cui a livello di scuola primaria l’insegnamento guidato dagli interessi non ha praticamente alcun effetto sugli atteggiamenti, i comportamenti e le competenze non sono tuttavia ancora stati chiariti. È possibile che il beneficio della lettura guidata dagli interessi sia pertanto limitato nella fase di primo apprendimento della lettura, poiché durante questa fase riveste un ruolo centrale l’acquisizione delle competenze di base più che l’interesse ai contenuti delle letture svolte. Dai risultati finora raccolti emerge infatti nel complesso che la «competenza di lettura» non costituisce un costrutto omogeneo, bensì un conglomerato di differenti dimensioni di competenza in cui le varie competenze parziali possono essere stimolate per mezzo di misure didattiche differenziate.
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