La formazione alla lettura e il suo sviluppo dopo gli studi PISA. Concezioni e pratiche tra l’orientamento alle competenze quotidiane e l’inculturazione

Autori

  • Andrea Bertschi-Kaufmann

DOI:

https://doi.org/10.24452/sjer.32.3.4843

Parole chiave:

Competenza di lettura, insegnamento della lettura, qualità dell’insegnamento, motivazione alla lettura, acquisizione delle letteratura

Abstract

Dopo gli studi PISAÈ possibile osservare la crescita di una rappresentazione della competenza di lettura che la vede scomponibile in sotto-competenze parziali e misurabili. Questa rappresentazione si basa su un modello teorico cognitivo del processo di lettura, nel quale la lettura viene considerata come una capacità di azione sociale collegata a specifiche situazioni quotidiane.
Questa rappresentazione può essere funzionale soprattutto da una prospettiva comparativa delle competenze, ma può risultare problematica per l’insegnamento della lettura. Da un lato infatti trascura le importanti dimensioni emozionali e motivazioni della lettura, e dall’altra, si trova confrontata con traduzioni di formazione che privilegiano la lettura letteraria.
La ricerca sulla lettura fornisce numerosi spunti per sostenere che l’insegnamento della lettura nella scuola media deve essere costruita dall’intreccio di allenamento alla lettura, promozione della lettura e lettura letteraria. La pratica didattica deve fondarsi su dati validi relativi all’efficacia di questi tre elementi.

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Pubblicato

2010-12-01

Come citare

Bertschi-Kaufmann, A. (2010) “La formazione alla lettura e il suo sviluppo dopo gli studi PISA. Concezioni e pratiche tra l’orientamento alle competenze quotidiane e l’inculturazione”, Rivista svizzera di scienze dell’educazione, 32(3), pp. 445–466. doi:10.24452/sjer.32.3.4843.