Il valore predittivo di una procedura di orientamento nel passaggio alla scuola secondaria in Lussemburgo. Un confronto tra prosecuzione nella filiera e risultati scolastici.
DOI:
https://doi.org/10.24452/sjer.35.2.4914Parole chiave:
Orientamento per la transizione alla scuola secondaria, validità predittiva, tassi di continuazione, test di profitto, LussemburgoAbstract
Oggetto di questa ricerca è un esame della validità predittiva della procedura di orientamento nel passaggio alla scuola secondaria tramite di un campione rappresentativo di allievi del Lussemburgo nel terzo anno del secondario II. È stato calcolato il numero di allievi che frequentano ancora la specializzazione che avevano scelto tre anni prima. Inoltre, si suppone che la validità predittiva dovrebbe riflettersi nei risultati scolastici misurati attraverso prove standardizzate svolte all’inizio della 9a classe. La nostra ipotesi è che i risultati degli allievi orientati verso filiere ad alte aspettative saranno migliori di quelli orientati verso filiere con minori aspettative. Se la maggior parte degli allievi frequenta ancora la specializzazione sulla quale si era orientato, questo potrà essere considerato come indice che la decisione di orientamento è stata valida. Lo studio dimostra che il numero di allievi che frequentano ancora la specializzazione sulla quale sono stati orientati è molto elevato, ma che la distribuzione dei risultati scolastici nelle due filiere si sono molto avvicinate. Questa contraddizione tra i due indicatori indica che il sistema scolastico lussemburghese non è permeabile, il che implica che una stima della validità predittrice basato unicamente sul numero di allievi che resta nella propria specializzazione non è affidabile.
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